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Title: Virgil the poet of the bucolic and epic
Description: biography and description of his major works (the bucolic, the georgic, the Aeneid), content, style, influences, themes and messages
Description: biography and description of his major works (the bucolic, the georgic, the Aeneid), content, style, influences, themes and messages
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VIRGILIO
Le notizie relative alla vita di Virgilio ci sono pervenute tramite testi di autori a lui contemporanei come Orazio
o da alcuni scritti di età medievale, le vite, tra cui spicca lo scritto del grammatico del IV secolo d
...
Elio
Donato
...
C in un villaggio poco lontano da Mantova da una famiglia
di proprietari terrieri che gli garantirono un’istruzione completa prima a Cremona poi Milano e infine Roma
dove frequentò scuole di retorica
...
Condusse una vita modesta e ritirata in quanto era cagionevole di salute; era sobrio nel
bere e nel mangiare, molto schivo e riservato
...
C, con la protezione di
Asinio Pollione e Alfeno Varo che ebbero parte anche nelle vicende della confisca e distribuzione delle terre
ai veterani di Ottaviano e Antonio; dedicata a Mecenate è l’opera delle Georgiche, composte in oltre sette
anni dal 38\37 al 30 a
...
Nel frattempo Viriglio aveva cominciato a comporre l’Eneide, il suo capolavoro, a cui lavorò negli
ultimi anni della propria vita, dal 30 al 19 a
...
Tuttavia la redazione del poema alla morte di Virgilio non era completa ma probabilmente
necessitava di una finale revisione e rielaborazione ma l’autore, partito per un viaggio in Grecia e Asia Minore
nel 19 a
...
Prima di partire in viaggio, Viriglio
aveva chiesto all’amico Vario di bruciare il poema incompiuto in caso non fosse tornato a Roma e così
continuò a ripetere anche sul letto di morte; ma, nonostante il testamento lasciato, l’Eneide fu pubblicata
dagli amici Vario e Tucca per decisione di Augusto
...
C anni in cui Roma e
l’Italia erano dilaniate dalle guerre civili
...
Il termine stesso “bucolica” deriva dal greco e significa canto
dei pastori mentre successivamente si affiancò anche quello di “ecloga” termine singolare per indicare
genericamente un poemetto scelto
...
Il
paesaggio presentato assume tutte le caratteristiche del tipico locus amoenus con rimandi ora alla Sicilia, ora
all’Arcadia (generalmente connessa con la poesia bucolica e pastorale), alla Pianura Padana e quindi a
Mantova, terra del poeta
...
All’inizio della VI ecloga è contenuta una dichiarazione di poetica in cui l’autore tramite una recusatio ispirata
al proemio degli “aitia” di Callimaco, dichiara la propria incapacità di dedicarsi ad un genere alto e nobile
come l’epica preferendo una poesia tenue e fine (quasi alessandrina)
...
•
la prima ecloga presenta un tipico dialogo tra due contadini e poeti, Melibeo costretto dalla guerra
civile ad abbandonare i propri campi, e Titiro che invece può mantenere le proprie terre grazie
•
•
•
•
•
•
all’intervento di un generico iuvenis, esaltato come una divinità
...
Ma in realtà
l’identificazione non sarebbe totale perché Titiro è un senex mentre nel 41 a
...
Anche la IX ecloga si presenta come un dialogo tra due pastori, Licida e Meride che ricordano l’infelice
destino dell’amico e poeta Menalca costretto a cedere il proprio podere a uno straniero dopo aver
addirittura rischiato di perdere la vita in una contesa
...
La II ecloga è incentrata sul tema dell’amore: un appassionato canto d’amore del pastore Coridone
per Alessi, un giovinetto che non lo contraccambia
...
Anche la X ecloga tratta di un
amore infelice ed è dedicata all’amico poeta Cornelio Gallo ma Virgilio, alludendo ai testi di Teocrito
e Gallo, crea un raffinato gioco letterario: Cornelio Gallo si dispera per l’amore non corrisposto della
giovane Licoride e Virgilio trasferisce la vicenda nella dimensione bucolica assimilando l’amico al
pastore Dafni
...
Altre tre ecloghe presentano i temi della gara poetica tra pastori: la III contiene un canto amebeo in
cui ognuno dei personaggi recita per volta due versi; nella VII ecloga i due contendenti pronunciano
quattro versi ciascuno e infine nell’VIII un solo verso
...
La V ecloga presenta la morte e trasfigurazione di Dafni, eroe pastorale della tradizione bucolica e
teocritea
...
L’ecloga è stata interpretata
allegoricamente identificando Dafni ora con un fratello di Virgilio morto prematuramente, ora con
Giulio Cesare divinizzato nel 42 a
...
La IV bucolica presenta un tono decisamente più alto abbandonando i temi pastorali e profetizzando
la fine di un ciclo cosmico e l’inizio della successiva età mitica dell’oro con la nascita di un puer la cui
evoluzione segnerà il progressivo realizzarsi del mondo nuovo
...
Il poeta volontariamente non ha specificato nulla che potesse indirizzare la
scelta degli interpreti ma sicuramente esprime l’attesa e la speranza della fine delle guerre civili e
l’inizio di un’era di pace e concordia
...
La VI ecloga sviluppa invece il tema del valore e dell’importanza della poesia: al centro del canto di
Sileno, il mitico amico di Bacco svegliatosi in una grotta legato da due giovani per sentirlo cantaare,
è inserito un omaggio a Cornelio Gallo con la descrizione della sua consacrazione poetica da parte
delle muse; infatti a lui simbolicamente venne consegnato il flauto di Esiodo, autore molto
apprezzato dagli alessandrini (esaltazione del gusto neoterico e più in generale del potere fascinatore
della poesia)
...
L’amore viene
presentato come una forma di pazzia che condanna l’amante a una tormentosa inquietudine mentre il tema
politico e militare sono trattati attraverso le conseguenze negative che rischiano di sconvolgere il mondo
romano
...
Il titolo richiama un termine greco traducibile con “relativo alla cura dei
campi”
...
A lungo si è dibattuto in merito a tale espressione
che per alcuni si riferirebbe alle sollecitazioni del patrono a Virgilio affinché finisse al più presto l’opera visto
il suo carattere perfezionista e incontenibile; secondo altri invece l’espressione potrebbe suggerire proprio
che nella scelta di tale materia Mecenate abbia aiutato il poeta per ragioni politiche: l’opera incentrata
sull’agricoltura infatti poteva contribuire alla campagna di riassestamento e risanamento dell’economia
agricola sostenuto da Ottaviano con la sua politica
...
Il genere delle Georgiche si inserisce in quello del poema epico didascalico che aveva i suoi modelli principali
in Esiodo e in poeti greci ellenistici come Arato di Soli e Nicandro di Colofone e nell’autore latino Lucrezio a
cui rende omaggio nel finale del II libro
...
Anche
Virgilio, come Lucrezio, vuole trasmettere un forte messaggio morale rivolgendosi ai concittadini un appello
per recuperare la propria dimensione tradizionale romana, gli ideali di laboriosità, frugalità, rispetto e culto
per la famiglia, gli dei e la patria tipici del mos maiorum delle origini
...
Le Georgiche si configurano come un’opera stilisticamente e formalmente curata, raffinata secondo il gusto
neoterico dal contenuto difficile e umile; per evitare quindi monotonia e disinteresse nella lettura, Virgilio
inserisce excursus di carattere descrittivo o narrativo che risultano particolarmente interessanti
...
1
...
Al termine del primo libro inoltre il poeta elenca i presagi che avevano accompagnato la
morte di Cesare e invoca protezione divina sul giovane Ottaviano affinché possano cessare le guerre
civili
...
Il secondo libro è dedicato alla coltivazione delle piante ma contiene due importanti digressioni finali
...
Le lodi all’Italia partono dal confronto con terre straniere ed esotiche a
cui la nostra nazione è superiore in tutti i campi; si coglie quindi una polemica alla politica di Antonio
che invece aveva preferito i costumi orientali sposando addirittura una regina egiziana
...
3
...
Il tema della morte è sviluppato nel finale che narra la
peste dei bovini del Norico in cui Virgilio in parte riprende la rappresentazione della peste lucreziana
di Atene ma accentua maggiormente la partecipazione dolorosa e la compassione per le vittime
(davanti al dolore infatti uomini e animali sono colti dallo sentimento di pietà)
...
Il quarto libro infine è interamente dedicato all’apicoltura infatti la società delle api ha dei chiari
riferimenti politici e filosofici e viene descritta come un’ordinata e ben organizzata comunità in cui
vige la suddivisione dei compiti, la subordinazione dei singoli alla comunità, la perfetta concordia
nell’infaticabile operosità; inoltre le api non sono soggette per riproduzione alla schiavitù del sesso e
quindi l’eros è presentato ancora una volta in senso negativo, in quanto traggono beneficio per la
riproduzione dai fiori e dalle erbe
...
Per spiegare questo portento Virgilio ricorre al
racconto mitico (un epillio, un poemetto in esametri di argomento mitologico): il pastore Aristeo
avendo provocato la morte della ninfa Euridice (di cui Virgilio narra la vicenda mitica della discesa
agli inferi dell’amato Orfeo) venne punito dagli dei con l’estinzione dell’intero suo alveare, solo con
dei riti Aristeo riuscì a placare l’ira delle ninfe e a vedere rinato il proprio alveare dalla cosiddetta
bugonia
...
ENEIDE:
L’Eneide è un poema epico in dodici libri in esametri non pervenuto nell’edizione definitiva in quanto Virgilio
morì prima di poterlo rivedere e correggere: sono presenti infatti alcune contraddizioni interne e circa 58
versi incompiuti chiamati dall’autore tibicines (supporti)
...
L’utilizzo dell’epos a fini storico-politici nella letteratura latina aveva avuto importanti precedenti quali Nevio
ed Ennio ma il poema virgiliano non si configura come un’opera storica con riferimento alla storia
contemporanea ma attraverso il mito, che assume un ruolo centrale e determinante nell’opera, l’argomento
storico viene recuperato come profezia del futuro o, al contrario, individuando la causa di avvenimenti,
costumi, riti
...
Il modello principale a cui attinge Virgilio sono i poemi omerici, entrambi presenti nell’opera: i primi sei libri
vengono definiti odissiaci in quanto raccontano il viaggio di Enea da Troia in fiamma verso i territori italici, gli
ultimi sei libri iliadici perché come argomento propongono le guerre combattute tra Troiani e Latini
...
Il VI libro, ad
esempio, è dedicato al tema della discesa agli inferi, la catabasi che è anche presente nell’Odissea ma Enea,
a differenza di Ulisse, entra nell’oltretomba e descrive il mondo degli inferi; inoltre l’episodio ha un ruolo
fondamentale perché il protagonista riceve l’investitura solenne della propria missione civilizzatrice: i Romani
dovranno conquistare e assoggettare il mondo garantendo però l’ordine e la pace
...
La
potente passione amorosa, la scansione drammatica dell’azione, i dialoghi e monologhi risentono invece
della tragedia greca, in particolare di Euripide
...
Enea, l’indiscusso protagonista del poema, è un personaggio singolare e complesso desunto in parte dal
Bellum Poenicum di Nevio e dalle Origines di Catone sotto il profilo storico mentre sul piano letterario Virgilio
riprende il mondo omerico e in particolare Ulisse e Achille
...
Conseguentemente Enea si mostra come un personaggio sottomesso alla
volontà divina e uno strumento nelle mani del destino, pronto anche a sacrificare i propri bisogni e desideri
...
La celebrazione della Roma augustea è l’elemento unificatore del poema sul piano ideologico e assume il
massimo rilievo pur essendo pochi e radi i passi in cui Augusto viene direttamente esaltato
...
La complessità del personaggio di Enea riflette quella del rapporto tra gli uomini e con la divinità, il dolore e
la morte che vengono affrontati da Virgilio tramite una penetrante analisi psicologica dei personaggi e delle
loro emozioni e turbamenti
...
Anche per Virgilio la volontà divina è imperscrutabile e incomprensibile
per l’uomo che dovrebbe senza turbamento fermarsi al mistero
...
La tecnica stilistica
non è fine a se stessa ma permette all’autore di ricreare la realtà tramite la narrazione, la descrizione e
l’esposizione raffinata e curata riproponendo ogni volta, sotto una luce nuova, le opere e così permettendo
una comprensione o interpretazione originale e diversa in grado di allargare gli orizzonti di conoscenza
...
L’aggettivazione in Virgilio è infatti determinante: nelle ecloghe sono frequenti
aggettivi come levis, mollis, suavis, tener considerati parole chiave che contribuiscono a ricreare
un’atmosfera tipicamente idilliaca e bucolica mentre nell’Eneide ricorre per ben 275 volte l’aggettivo magnus
e 168 ingens che rimandano alla grandiosità dell’opera
...
Nell’Eneide Virgilio riprende la tradizione omerica della formularità per lo più nelle espressioni stereotipate
come nessi, epiteti o espressioni di tempo; dall’epica latina di Nevio ed Ennio tra modelli stilistici arcaici sia
per i composti nominali che nei casi dei nomi o nel frequente uso dell’allitterazione
...
Infine Virgilio adotta molto frequentemente la polisemia, ovvero la
compresenza di più significati che spesso però possono essere ambigui o ambivalenti, di difficile traduzione
o addirittura intraducibili ma al tempo stesso di grande impatto e suggestione
Title: Virgil the poet of the bucolic and epic
Description: biography and description of his major works (the bucolic, the georgic, the Aeneid), content, style, influences, themes and messages
Description: biography and description of his major works (the bucolic, the georgic, the Aeneid), content, style, influences, themes and messages