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Sallustio
Gaio Sallustio Crispo nacque da una famiglia plebea abbastanza agiata della Sabina nell’86 a
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ma fin da
giovane si trasferì a Roma dove intraprese la carriera politica forse con l’appoggio dello stesso Cesare
...
Da lui ottenne
anche l’incarico di governatore della recente provincia conquistata dell’Africa Nova ma, dopo esser tornato
a Roma con ingenti ricchezze, fu accusato di concussione e salvato nel processo nuovamente da Cesare
...
C
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Per rinforzare la propria tesi, Sallustio offre premesse filosofiche: egli parte dal tema platonico del dualismo
dell’uomo composto da anima e corpo, infatti la prima ha origine divina ed è guida, mentre il corpo è
immortale e deve obbedire
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Lo storico infatti è colui che on solo raccoglie ed espone ma è in grado di interpretare e valutare i fatti con
imparzialità, lavorando per la res publica ma prendendo le distanze dagli interessi di parte
...

DE CATILINAE CONIURATIONE
Il “De Catilinae coniuratione” è la prima opera storica di Sallustio, una monografia, ovvero la narrazione di un
fatto definito svoltosi in un tempo limitato (dal 64 al 62 a
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); tale scelta, alquanto innovativa nella Roma del
tempo, fu dettata probabile dalla volontà dello scrittore latino di concentrare l’attenzione su un fatto di
estrema rilevanza e degno di memoria nel tempo; nonostante ciò, per Sallustio la congiura di Catilina è solo
un pretesto per cogliere un problema di gravità maggiore attraverso vari excursus: la crisi della repubblica
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Ne deriva una
particolareggiata riflessione moralistica che ricostruisce le vicende della res publica romana attraverso
l’evoluzione dei costumi: per Sallustio infatti con la distruzione di Cartagine nella terza guerra punica, 146
a
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, i cittadini romani hanno acquisito un’eccesiva bramosia di ricchezza e potere (avaritia et ambitio) che,
degenerando sempre di più, è culminato con la congiura di Catilina in cui si manifesta ciò che Sallustio
definisce luxuria atque avaritia cum superbia
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L’opera si apre con una sezione descrittiva che delinea il quadro della situazione sociale in cui versava lo Stato
romano ai tempi della congiura: la corruzione della società, la personalità di Catilina e i suoi precedenti di
crimini e depravazioni
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Nella seconda sezione prevalgono le sezioni narrative ed emergono in particolare gli episodi relativi alla

repressione della congiura e l’annientamento dell’esercito di congiurati in Etruria e la tecnica drammatica
con l’inserimento di ampi discorsi tra senatori durante una seduta comune
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Catilina è indubbiamente il
personaggio meglio analizzato e il suo ritratto occupa la prima parte della monografia; l’acerrimo nemico di
Cicerone incarna i vizi e i mali propri anche della crisi della res publica pertanto assume i toni di una
personalità patologica ed eccezionale
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Intorno a Catilina inoltre, ruotano le figure dei complici e degli avversari tra cui Cicerone, Cesare
e Catone; il primo viene però raffigurato come il restauratore del bene e della concordia a Roma mentre i
secondi incarnano le nuove istanze politiche (Cesare) e il rigorismo morale (Catone)
...
C
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Il punto di inizio della crisi, che coincide con il primo excursus
etico-politico, viene individuato dallo scrittore latino nella caduta di Cartagine, in particolare a causare la
decadenza dello stato sarebbe stato l’inizio degli scontri interni tra popolo e Senato causato dalla fine del
comune metus hostilis: per Sallustio infatti la fine della paura suscitata dalla possibile minaccia di un popolo
straniero avrebbe provocato la fine della coesione tra le parti sociali e irrimediabilmente a degli scontri
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La narrazione, come nella precedente monografia, è fortemente selettiva: rapidi scorci di alcuni eventi e
lunghe digressioni di altri e drammatica con l’inserimento di lettere e discorsi che permettono di
approfondire la psicologia dei personaggi e di esprimerne i vari punti di vista: emblematico è a questo
proposito il discorso di Mario contro i nobiles per esaltare gli homines novi come lui stesso
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Solo con l’evolversi delle vicende, Giugurta mostra la sua natura malvagia di
depravazione e corruzione sempre però dilaniato tra l’impulso al delitto e la preoccupazione per le
conseguenze (ira et metu anxius), nell’ultima fase della narrazione, il personaggio si rivela però un perdente
che sa reagire con energia alla sconfitta subita
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LE HISTORIAE
Dopo le prime due opere monografiche, Sallustio compone una trattazione più ampia e articolata di impianto
annalistico, ispirato dal suo predecessore Lucio Cornelio Sisenna: le Historiae
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C
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Pur nella diversa impostazione, le Historiae si caratterizzano per una narrazione fortemente selettiva e
drammatica, la grande attenzione per i ritratti dei personaggi e della loro psicologia, la ricerca dei fattori
morali e sociali che possono determinare le vicende umane
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IDEOLOGIA E ARTE IN SALLUSTIO
Nonostante emerga dalle opere dello scrittore latino il suo interesse per la politica e la figura di Cesrae e più
in generale per la fazione dei populares, Sallustio non inserisce mai deliberatamente interventi o digressioni
politiche di parte poiché esisteva un codice storiografico che imponeva agli scrittori la veridicità e
imparzialità
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L’impostazione fortemente oggettiva e moralistica
delle opere di Sallustio, in linea con la tradizionale storiografia romana, permette di inserire le vicende in una
visione organica più ampia che studia e indaga le condizioni etico-politiche della società
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LO STILE
Uno dei tratti più evidenti dello stile sallustiano è la patina arcaica derivata da Catone e dalla tradizione
annalistica latina: presenza frequente infatti di arcaismi fonetici e morfologici, termini desueti, vocaboli aulici
o usati in accezioni rare, neologismi
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Al tempo
stesso la prosa però è anche veloce, densa, brusca e talvolta poco melodica (variatio) poiché Sallustio rinuncia
alla regolarità e simmetria tipici della scrittura ciceroniana (concinnitas)
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