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Title: Giacomo Leopardi
Description: Giacomo Leopardi's life, works, and thoughts.
Description: Giacomo Leopardi's life, works, and thoughts.
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Giacomo Leopardi
È uno degli autori più importanti del romanticismo anche se è stato più volte criticato e non compreso per
la sua genialità
...
Il messaggio che Leopardi vuole trasmette è un messaggio
universale e non particolare
...
Da importanza ai suoi primi anni di
formazione
...
Ai 11 anni ai 18 saranno sette anni
di studio matto e disperato nei quali porterà avanti il suo studio auto didatta, cioè che i precettori non
erano in grado di elaborare un coinvolgimento conoscitivo da parte di Leopardi
...
Lui studia opere classiche
...
Studia l’ebraico, il greco e il latino studiato da
auto didatta
...
Questi sette anni di studio avevano portato la sua realtà fisica e mentale di Leopardi
...
Scrive una lettera a Pietro Giordano 1818 nel quale spiega il suo studio da auto didatta
...
Si sente diverso dai suoi coetanei
...
Si rende conto del fatto che l’uomo la cosa che guarda in un altro è l’aspetto
...
Figura materna —> mancanza dell’affetto materna
...
Leopardi risalterà la figura del padre mentre la madre non la risalta nelle sue opere
...
Leopardi soffrì di tubercolosi ossea che non era legata allo studio
...
L’uomo è sottoposto
al progredire delle realtà
...
Vi sarà una sorta di conversione letteraria (lui stesso la definisce così)
...
Grazie a questo passaggio
Leopardi Accoglie le innovazioni letterarie che in questo momento storico si avevano in Europa
...
Leopardi rispose a Madame Vestaille
con una lettera proprio nel 1816, che è importante non solo per il contenuto ma si troverà a discutere un
argomento che coinvolgeva tutti gli scrittori europei
...
Temi e sensibilità dei romantici si discosteranno non molto dal classicismo
...
Sostiene che i classici non andavano ripresi pedissequamente
ma bisognava guarda i classici nella loro capacità di rapportarsi alla natura in modo fanciullesco
...
Lui farà riferimento al classico e moderno insieme
...
È come se
fosse un paradosso
...
L’idealizzazione degli antichi, nel passaggio, trovò
uno spazio in Leopardi, nello specifico nella società contemporanea
...
Erudizione legata alla formazione di Leopardi
Il bello è legato alla sua riuscita nello scrivere opere secondo i suoi sentimenti
...
Era un letterato sensibile
...
1819 → secondo anno di profonda trasformazione di leopardi → nuova realizzazione, conversione
filosofica
...
Quella sua formazione, non sentita dallo stesso
leopardi, ma era una realtà imposta dal padre si trasformerà in realtà atea e sensismo 700 centesco
...
La poesia diventa strumento che verrà esser utilizzato per esprimere un concetto
che sarà alla base del pensiero leopardiano → le illusioni, che da una parte aiutano l’uomo a vivere, ma
dall’altra parte le illusioni rimangono tali
...
Produzione idilliaca rimanda al sentire poetico in quanto tale
...
Continua dicotomia tra realtà reale concreta terrena che rimanda alla realtà infinita
...
I piccoli idilli → fa riferimento alle illusioni, che aiutano a vivere ma che sono sempre illusioni
...
Non rimanda alla realtà concreta
...
Più della metà scrive questa opera
...
Per la sua formazione tanto eccelsa cominciava a sentirsi opprimere a Recanati
...
La realtà romana suscita disgusto in leopardi
perché erano troppo boriosi, si vantavano di una conoscenza che non apparteneva a quella cultura romana,
vedeva poca serietà; soprattutto per un uomo che aveva studiato e approfondito le opere classiche da
autodidatta
...
La visita alla tomba di Tasso era l’unica cosa che lo rese felice
...
Secondo lui non era stato riconosciuto
per il suo valore compositivo
...
Nel 1824 pubblicò a Bologna un volumetto intitolato “Canzoni” che conteneva 9 canzoni che scrisse fino al
luglio dello stesso anno
...
Leopardi è in stretta connessione con il tema delle illusioni
...
Stare insieme alla famiglia, al padre che era una figura eccessivamente
ingombrante, alla madre che aveva mancanza di affetto
...
Non era apprezzato il suo lirismo ma sarà apprezzato come erudito delle opere classiche
...
Da Bologna si trasferì poi a Firenze
...
Città amata da Leopardi che favoriva
la sua salute a causa del clima favorevole
...
Soggiornerà a
Pisa e poi a Napoli, città che lo accoglieranno molto bene in quanto il clima poco rigido gli piacerà
...
È importante Pisa non solo pe il soggiorno
positivo ma anche dal punto di vista compositivo
...
Aveva abbandonato la tradizione poetica a Recanati a causa della sua salute precaria e a Pisa la riprende
...
Per l’ultima volta ritorna a Recanati sempre nel 1828 che era come una
prigione
...
Ciò lo limitava, lo costringeva a ritornare a Recanati
...
Egli ebbe una vita di intensi rapporti sociali: incontrò Antonio Ranieri, grande
intellettuale conosciuto già nel 1826, ma che era troppo diverso dallo stesso Leopardi
...
1831 → punto di vista poetica: tre componimenti dedicati ai suoi amici toscani
...
Durante il soggiorno a Firenze scrive anche altre opere
...
1832 → che era un diario di pensieri
Si trasferirà poi a Napoli, città che gli permise di vivere i suoi ultimi anni di vita cullato dal clima e dalla
tranquillità dell’ambiente
...
Cambiò a casa più volte per sfuggire all’epidemia della colera
...
Sorta di volontà di sfuggire ai pensieri negativi che aveva coltivato in quasi tutta la sua
vita
...
Il suo pessimismo non era legato alla sua condizione fisica che dovette vivere ma era una condizione
esistenziale dell’uomo, alla quale l’uomo non può sfuggire nonostante vi siano gioie umane, glorie
...
Scrisse i suoi ultimi canti nella villa vicino al Vesuvio che sono riferiti alla Ginestra, metafora della
condizione umana, un fiore che deve resistere, come l’uomo che deve resistere alle cognizioni della vita e
deve essere capace di vivere storicamente degno di questa vita
...
Prima di morire scrisse una lettera al padre
...
Opere
le lettere
sono giunte a noi un numero di lettere incommensurabile
...
Le lettere accompagneranno quasi tutta la produzione di Leopardi
...
1817 è la data in cui la scrive
...
Scriverà poi alla sorella Paolina e il fratello Carlo mentre soggiornerà a Pisa e Firenze
...
Lui scrive con profonda sincerità
...
Pisa sarà un luogo di rinascita per Leopardi e da qui avrà l’ispirazione
poetica che lo porterà a scrivere “A Silvia”
...
Qui non vi è traccia dei suoi pensieri
filosofici, nulla che potesse far intuire a questi personaggi la via che la produzione leopardiana sta
prendendo
...
Non vi è nulla di privato
...
Le lettere che scriverà al padre sono interessanti → denuncerà tutto ciò che dovette passare
...
(non dà la giusta
attenzione a Leopardi)
...
Pensiero di Leopardi può esser definito così: nella prima parte della produzione leopardiana, Leopardi è
convinto che l’infelicità che accompagni l’uomo sia dettata dalla condizione soggettiva e sentimentale
dell’uomo
...
Ciò che per
Leopardi è importante → piacere sensibile e materiale
...
Però i piaceri della vita hanno un inizio e una
fine
...
L’infelicità che caratterizza gli uomini è dovuta al fatto che l’uomo non riesca a perpetrare questa felicità in
eterno
...
L’immaginazione – l’illusione sono gli
unici strumenti per raggiungere la felicità
...
Visione ottimistica è legata all’illusione
che è legata ad una realtà infinita
...
(idea del progresso di Leopardi)
...
Leopardi è l’unica persona che è
capace di guardare la realtà con oggettività e realtà
...
Leopardi pensa che l’uomo è guidato da un destino benevolo o malvagio
...
In seguito al 1820 dopo la
prima fase, nel 1824 inizia la fase del PESSIMISMO COSMICO di Leopardi
...
Vi è una sorta di indifferenza da parte della natura che
contrappone all’uomo in un certo senso
...
Idea meccanicista riguardante la materia →
non esiste la figura divina per Leopardi
...
In questa seconda fase il fato o destino sarà di secondaria importanza
...
CLIMAX all’interno della produzione
leopardiana → evidenti i passaggi dalla prima fase alla seconda
...
(1820 → pessimismo storico – 1824 → pessimismo cosmico)
...
La condizione che Leopardi affronta è una condizione che accomuna tutta l’umanità
...
La natura si presenta
come una matrigna e l’uomo deve vivere coltivando illusioni e immaginazione che vada oltre la realtà
umana
...
La prima produzione sarà caratterizzata proprio dal VAGO e dall’INDEFINITO
...
Leopardi vuole ritornare a quel tempo felice attraverso le arti e le potenzialità
che sono messe in atto dai fanciulli e bambini: l’IMMAGINAZIONE
...
Poetica della rimembranza, le immagini → sono fondamentali per Leopardi
...
Scorgiamo la teoria della visione, teoria
del suono e memoria della fanciullezza
...
Tutto questo genera il BELLO
POETICO
...
Questi pensieri fanno parte
della prima parte della sua poetica (pessimismo storico)
...
Se lui non si fosse inoltrato in
questa realtà forse non sarebbe riuscito a trasmetterci le sue conoscenze
...
Sarà una concezione che esprimerà perché è frutto di esperienze
umane vissute
...
Sintetizza la realtà a umana nel
pessimismo cosmico
...
Lo Zibaldone è una specie di diario che terrà durante tutta la sua vita
...
È considerato un rappresentante più efficiente del romanticismo perché utilizza come composizione l’idillio
...
Matura la sua concezione anche attraverso
agli studi sulla realtà classica
...
Classicismo aveva come
obiettivo andare indietro nel tempo per produrre qualcosa che fosse legato al passato
...
Lo stesso Leopardi dimostra di essere legato a Pietro Giordano
che era il rappresentante della produzione classica
...
Leopardi partecipa alla polemica che vide nel 1816
sul suggerimento della lettera di Madame Vestaille
...
Riprende la realtà classicista ma allo
stesso tempo anche il romanticismo
...
Lui giustifica il fatto di riprendere le poetiche dei classici perché l’illusione, la fantasia, il vago, l’indefinito,
Rimembranza, l’esaltazione dei sentimenti sono fondamentali per vivere una vita che possa essere
considerata degna
...
Classicismo e romanticismo sono
coniugati in modo notevole da Leopardi
...
) a differenza di Foscolo
...
Aspetto tipico del romanticismo non sarà ripreso da Leo —> aspetti
oscuri
...
(Pessimismo storico / pessimismo cosmico) il secondo è
presente nel dialogo tra L’islandese e la natura e nella finestra
...
Vengono
detti piccoli idilli perché: sono piccoli componimenti piacevoli
...
Sono
quadretti si vita quotidiana ripresi in un momento di vita diverso da Leopardi
...
È il monte della rivelazione, il mistero si scioglie per rivelarsi
...
L’infinito termina senza una rivelazione
...
Leopardi ritrova
una sorta di sollievo nella natura che è partecipativa al dolore umano
...
1819 trasformazione della produzione Leopardiana: romanticismo ben definito classico
...
Secondo Leopardi bisognava sciogliere la
poesia da quelle strutture imposte: il sonetto non viene più rispettato
...
I versi non hanno rime, non sono endecasillabi anche se era
considerato il verso della perfezione
...
Successivamente comporrà anche dei grandi idilli
...
Il modello teocriteo sarà ripreso nel
latino (bucoliche e georgiche di Virgilio)
...
Analisi dei piccoli idilli
Infinito - Alla luna
Scritti intorno al 1819 e il 1821
...
“L’infinito”
L’Infinito fu composto a Recanati, scritto nel 1819 ma pubblicato nel 1825 a Bologna
...
Era una realtà ristretta, chiusa dalla quale lui vorrebbe fuggire
...
Il linguaggio fa
riferimento alla sua chiara formazione classica: ermo —> solitario
...
Immaginazione libera: si immagina mondo infiniti
...
La siepe può essere considerato l’elemento di
impedimento ma da questo lui prende l’occasione per immaginare qualcosa di diverso dalla realtà
...
Mirare —> ha il senso di contemplare
...
Immagino spazi e silenzi oltre la siepe
...
Pensiero di Leopardi: il cuore viene ad esser sconvolto da spazi e silenzi sovrumani perché appunto non
appartengono alla realtà umana, l’infinito non può appartenere all’uomo
...
C’è un elemento legato al suono che riparta ad una realtà concreta lo stesso poeta:
il vento accarezza le piante riporta Leopardi nella realtà finita
...
Elementi concreti che riportano il poeta nella realtà finita ed elementi che gli
fanno immaginare una realtà infinita
...
In questa meditazione tra infinito spazio e tempo si smarrisce
...
In questa immensità l’unica realtà che
Leopardi può fare è naufragare, perdere la coscienza nel mare infinito che provoca un piacere
...
Condizione di dolcezza infinita respirata da Leopardi in contrasto al
perdersi in questa infinità
...
Partecipano allo stato d’animo di Leopardi
...
Effetto tra elementi concreti e astratti
...
Realtà infinita inizia con la siepe che apre infiniti mondi al di là di questa
...
“Alla luna”
Composto nel 1819 ma pubblicato nel 1826
...
(All’inizio non si chiamava alla luna ma
Ricordanze)
...
Termine graziosa accompagnato a luna: significa leggiadra e benigna —> visione
benigna della natura
...
Aspetti mistici nel cogliere gli elementi della natura
...
Sono elementi di conforto
...
Continuo riferimento alle opere antiche (Divina
commedia):
“alle mie luci” —> Dante che utilizzava la luce per indicare la vista, Beatrice
...
Ciglio si riferisce agli occhi: figura retorica: sineddoche
...
“Travagliosa era la mia vita” —> la sua vita era piena di
sofferenza
...
Travagliosa si trova al centro della poesia
...
Riferimento al dolore passato, ricordanza (importante nella produzione leopardiana)
...
La memoria dei fatti vissuti è assolutamente breve
...
La prima parte: esaltazione della figura della luna personificata nella quale Leo trova conforto
...
Antitesi tra prima parte e seconda parte
...
Funzione catartica della poesia: unica via di conforto di fronte allo scoraggiamento
...
Concezione meccanicista e
materialista sostenuta da Leopardi ma anche da Schopenhauer che prenderà spunto da lui
...
Nichilismo: assenza di senso, impossibilità di scorgere una realtà della vita che può essere umanamente
vissuta
...
Le canzoni sono
inserite nell’opera che si chiama "canti" tra il 1818 e il 1822 scriverà quest’opera
...
Accanto a questa produzione vi sono i grandi idilli che non sono noti con questo nome agli
storici ma sono i cosiddetti canti “pisano recanatensi: “A silvia”, “il risorgimento”, “le ricordanze”, “la quiete
dopo la tempesta”, “Il sabato del villaggio”
...
All’interno dei canti troviamo quelli dedicati al suo amore segreto, oppure quello della ginestra, sono
inseriti nella sezione dei canti definiti come la sezione napoletana
...
1845 edizione
definitiva che fu sistemata da leopardi con l’amico Antonio Ranieri
...
I critici fanno partire la prima edizione dei canti nel 1831 ma ci sono altre
antologie che fanno partire la prima edizione nel 1824
...
1824 perché troviamo la prima edizione di canzoni e leopardi raccolse le prime canzoni
...
Terza fase 1831 esce l’edizione piatti fiorentina dove si vede la composizione delle canzoni e versi quindi i
piccoli idilli
...
Ciclo di Aspasia: componimenti dedicati alla sua amata
...
Realtà nuova provata
da leopardi
...
L’ultima raccolta sarà quella
curata da antonio ranieri nel 1845
...
Troviamo canzoni libere per cui leopardi non voleva fare un’opera come i suoi predecessori
...
La sua era una realtà nuova e voleva
essere unico nella sua storia letteraria
...
Volveva dare una partenza di
novità agli strumenti antichi ai quali si rifa
...
Lascia una interpretazione libera e una soluzione libera
...
Strutture smontate da leopardi, i modelli antichi
...
Unico nella storia
...
Non rifa il suo
componimento ad una struttura particolare
...
Leopardi si concentra più sui
concetti che sulle strutture piene di regole
...
Produzione lirica leopardiana
...
Ciclo di aspasia
...
Poetica di
delusioni viene a perdersi nel pensiero profondo che leopardi vuole descrivere
...
Volveva offrire ai posteri la libertà dei versi
...
Questa struttura si sgretolerà in modo particolare con leo
...
Le strutture nel quale
questo sentimento viene descritto vengono smantellate
...
Smantellerà una tradizione così antica
...
Prima fase solo costituita dalle canzoni, poi inserimento dei piccoli idilli
...
Quarta curata da ranieri con leo
...
Prima edizione delle canzoni: temi civili politici e patriottici
...
“Nelle nozze della sorella paolina”, “il bruto minore”, “alla primavera”, “inno ai patriarchi”,
“l’ultimo canto di saffo”
...
Gli idilli hanno temi esistenziali, sono liriche che rimandano all’esistenza del poeta, sono un elemento
autobiografico
...
Natura madre benevola
e accogliente
...
Ciclo di aspasia legato all'amore, nuovo sentimento
scorto da leopardi, nuova esperienza che prova per la donna
...
La
donna nutre affetto nei suoi confronti ma non amore
...
Vi è anche una malvagità del destino che si imbatte nel poeta
...
Pensiero filosofico era legato alle operette morali e zibaldone
...
Canti napoletani c'è una riflessione di carattere filosofico, comune
sofferenza degli uomini
...
Fu composta a Pisa
...
Nel 1828 comporrà
questa canzone che fu pubblicata nell’edizione fiorentina dei canti nel 1831
...
Presenza di un parallelismo → Leopardi pone una sorta di
confronto tra la sua vita e la vita di questa giovinetta
...
Probabilmente era sua coetanea ma Leopardi protegge la sua identità
...
→ provava molta stima per
Tasso
...
Era una forma che permetteva di
conciliare il suo animo tormentato
...
L’autore inizia con la scena dove appare Silvia che si manifesta nella sua
voglia di vivere
...
Vita gioiosa di Silvia e la vita
monotona di Leopardi
...
Silvia occupata dai lavori manuali, Leopardi occupato da lavori legati alla mente e ai sentimenti
...
(parallelismo) → una figura
connotata in modo felice e l’altra noiosa
...
Questo ricordo viene spazzato dalla cruda realtà
...
In
questo momento distoglie l’attenzione da Silvia e fa riferimento alla natura → vista come ingannatrice,
malvagia, matrigna perché promette qualcosa che non mantiene
...
Così
come Silvia muore, morirà anche l’anima di leopardi → Parallelismo (seconda parte della poetica →
pessimismo cosmico)
...
È stata strappata violentemente
dalla condizione più naturale, ecco perché si rivolge alla natura in questo modo: perché inganni i figli tuoi
prima che questi possano godere della giovinezza
...
Destino crudele che aspettava a
Leopardi → sofferenza e dolore non legati solo alla condizione fisica ma ad una condizione esistenziale
...
Il vero → la vera natura delle cose viene fuori
...
Il pessimismo che leghiamo a leopardi è la
verità, l’illusione cede passo alla verità
...
RIMEMBRI →
rimembranza, ricordanza è una realtà fondamentale per Leopardi
...
Il presente invece è sempre qualcosa che turba l’animo del poeta e si
presenta in tutta la sua crudeltà, ci parla di assenza, di morte e dell’infelicità
...
Questo componimento non rispetta le regole
parametriche, come le altre
...
Tiene fede però all’ENDECASILLABO e al SETTENARIO, utilizzati in tutte le
sue opere
...
(già gli autori provenzali paragonavano la
primavera alla donna)
...
Primavera è la stagione in cui si coltivano le speranze, l’amore
...
Il componimento si può dividere da tre strofe → prima: è un tripudio di gioia, la tempesta rappresenta un
momento di tempesta che l’uomo riesce a superare, si manifesta nella natura, nella vita umana, SPERANZA
DI VITA
...
Il passato è sempre fonte di gioia
...
Cessazione del
dolore legato a ciò che l’uomo ha appena oltrepassato: la tempesta che è espressione del dolore umano
...
Natura personificata: la natura dà solo sofferenza all’uomo, e il
piacere che mostra è solo un effimero (passeggero) momento
...
La morte viene
ad esser vista come liberazione totale da questo continuo traballare tra sensazione di uscire dalla tempesta
e rientrare nella tempesta
...
Il sabato del villaggio
La canzone fu composta tra il 20 e il 29
...
Prima strofa → analogia con la quiete dopo la tempesta: descrizione del paesaggio che segue la tempesta,
qui c’è la descrizione oggettiva da Leopardi di una scena di paese → donzella che viene dalla campagna, si
contrappone alla vecchiarella (vezzeggiativo)
...
È un dittico con la quiete
...
(il piacere può avere solo due
realizzazioni: passato come ricordo, futuro come speranza)
...
Questo concetto viene ribadito anche in altri testi
...
Leopardi smonta le realtà del passato e crea
qualcosa di nuovo
...
Ogni strofa rappresenta un quadretto
preciso: il primo è quello DESCRITTIVO → donzella e vecchiarella
...
i capelli vengono pettinati in questo giorno (rappresentano la giovinezza)
...
Il ricordo della vecchia genera nella sua mente il ricordo di momenti passati e
gioiosi → flashback → anni passati
...
Tempo odierno è animato dall’arrivo della giovane fanciulla
...
Chiusura nella prima strofa → si chiude con l’immagine dei fanciulli che giocano e saltano
nella piazza e fanno un lieto rumore
...
IL Zappatore →
uso classico della lingua
...
Zappatore che gode pensando al giorno del suo riposo
...
È interessante come Leopardi nella descrizione faccia avere viva la realtà che sta descrivendo
(vivacità e gioiosità)
...
Elogio alle
attività manuali
...
La domenica sarà contraddistinta da tristezza e noia che saranno l’anticipazione del lavoro e impegno
settimanale
...
Il sabato del villaggio è metafora di gioia effimera, legata al momento presente
...
È come se leopardi si rivolga in
modo scherzoso a questo fanciullo e avrebbe desiderato vivere come lui
...
Adolescenza è immagine del sabato del villaggio
...
Garzoncello → parallelismo e antitesi con la vecchiarella
...
Nel garzoncello scherzoso → in tutta la sua vitalità con la quale si comporta con
la quale l’autore dialoga: gli dice di godersi questo momento di felicità perché presto questa festa si
trasformerà in caduta di speranza
...
Canto notturno di un pastore errante dell’Asia
Fa parte della sezione pisano recanatese
...
Pur essendo l’ultimo nell’ordine di composizione fu collocato da Leopardi prima della quiete e dopo il
sabato del villaggio
...
Troviamo il passaggio evidente dal pessimismo storico al pessimismo cosmico
...
Qui viene mostrato il Pessimismo eroico → prende spunto dal pessimismo
cosmico
...
L’unica
soluzione possibile è la formazione di una catena umana
...
La solidarietà umana è un valore che l’uomo deve necessariamente assumere
...
Prima strofa → riferimenti alla letteratura → pone domande retoriche
...
La luna viene personificata
...
(secondo libro dell’Eneide)
...
Parallelismo tra l’andare della luna e l’andare del
pastore
...
Inconsistenza dei moti perpetui e moti finiti
...
(anche Petrarca
aveva usato l’immagine del vecchierel bianco)
...
Vergine, intatta, non scalfita da alcuna preoccupazione mortale → tutti aggettivi che si
riferiscono alla luna
...
L’uomo fin dalla sua nascita è sollecitato dalla fatica, dalla sofferenza
...
Considera la realtà della luna come qualcosa che è capace di comprendere l’andare e il vagare dell’uomo, il
pastore
...
Realtà
finita del pastore e la realtà infinita in cui si trova il pastore
...
Penultima strofa → prova invidia per le persone che non si pongono domande sulle cose
...
Il canto viene chiuso con la verità (vero
leopardiano)
...
Ginestra
La ginestra o Il fiore del deserto è la lirica che chiude i Canti di Giacomo Leopardi, per una precisa scelta in
quanto funge da testamento spirituale dell’autore
...
Incipit → pensiero tratto dal Vangelo di San Giovanni → obiettivo sarcastico, fa riferimento agli uomini che
hanno rifiutato la luce della verità (figura di Cristo), in realtà questa verità è legata alla conoscenza
...
Scritta sui pendici del Vesuvio
...
Qui possiamo vedere il
pessimismo cosmico che raggiunge l’apice
...
La tecnologia ha sottratto l’uomo dal
vivere stesso
...
Questi valori vengono messi in secondo luogo per
dar spazio alla tecnologia che rovinano la società
...
Alcuni hanno visto un testamento spirituale in questa opera: è mostrata
l’umiltà: Capace di resistere agli urti della vita
...
E addirittura è capace di colorarsi e profumare
...
Descrizione sulla distruzione dalla lava che trasforma il
paesaggio
...
Pessimismo eroico è l’ultima fase di Leopardi descritto nella Ginestra dato dall’unione delle singole forze
degli uomini
...
Sesta strofa → infinità della piccolezza umana in confronto all’universo
...
Ci sono elementi che suscitano l’ironia
...
Personaggi
storici, inesistenti vengono ad essere rappresentati con la personificazione (come per esempio la luna)
...
Nelle operette
morali troviamo i principali temi trattati da Leopardi
...
Anche nel
canto del pastore errante dell’Asia → si parla della verità dell’uomo, della natura, realtà storica, delle cose
...
In tutte le operette morali si può scorgere questa poetica forte
...
Quella di Leopardi non è una verità
storica indiscutibile ma è una verità filosofica e umana che abbraccia tutto l’universo
...
Questa condizione coinvolge l’umanità intera
...
Semplicità
complessa della vita
Title: Giacomo Leopardi
Description: Giacomo Leopardi's life, works, and thoughts.
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